Gay & Bisex
la prima volta da escort
di unodeidue
18.04.2024 |
823 |
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"Meglio il suo coso, una volta pronto, che non ha articolazioni né unghie e riempie meglio delle dita, senza far male..."
La mia prima volta, da EscortCiao tesoro mio, ciao dolce mogliettina, come mi hai chiesto, ti rispondo.
Ti rispondo con sincerità, anche troppa, ma vale la pena di dirsi tutto, vista la situazione in cui siamo.
Cominciamo dalla cronaca di quella sera, la mia prima volta da travestito a pagamento.
L’arabo, possiamo dirlo, il tuo cliente, mio cliente di quella sera, è un porcone di mezza età, forse più vicino ai settanta che ai sessant’anni; non particolarmente gradevole di aspetto, parecchi denti d’oro, un volto macerato dal sole e forse dai vizi; quasi alto come me, molto grasso e molto flaccido; ha un coso grosso, ma faceva fatica a diventargli duro abbastanza per gli usi che volevamo farne, mi aveva spiegato, parlando un italiano perfetto – tu lo sai, è da trent’anni che viene in Italia a comprare mobili - e sai anche, me l'ha detto lui che tu lo sai, che la pillolina azzurra che aveva preso per l’occasione avrebbe fatto un effetto notevole, e quello ora lo posso confermare anche io, ma un effetto parecchio ritardato.
Così abbiamo ingannato il tempo guardando un film porno alla televisione, poi sesso orale con gentilezza, lui voleva a tutti i costi infilarmi la mano nel culo, o almeno due o tre dita e così gliel’ho spiegata la mia opinione, in merito: le dita hanno le articolazioni che si piegano e ti grattano, ed hanno le unghie, che ti graffiano, e le pareti interne del culo sono delicatissime, con le vene che si rompono per un nonnulla.
Meglio il suo coso, una volta pronto, che non ha articolazioni né unghie e riempie meglio delle dita, senza far male.
Quando gli è venuto duro, era diventato enorme; meno male che mi ero lubrificato, meno male che gli avevo spiegato i ritmi e i tempi delle mie dilatazioni anali, così quando è entrato la seconda volta me lo sono goduto in tutto e per tutto.
E visto che mi sono messo in posizione “a pecorina”, non vedevo la sua brutta faccia, ma sentivo le parole che mi diceva ed erano poesia per le mie orecchie: sei bellissima, hai il culo più bello del mondo, ti voglio, ti voglio per sempre, vieni con me in Egitto, diventerai il direttore generale della mia società di rappresentanze. Il tuo culo è troppo bello, ti voglio scopare tutta la notte.
Fammi godere, culo d'oro; ti amo, amo il tuo culo, anche la tua bocca è bella, ma il tuo culo è una favola; non voglio più fighe, da ora in poi, voglio solo il tuo culo ... sei il mio amore, il mio culo d'amore ...
Poi si era stancato di stare sopra, ma aveva ancora voglia di fare l’amore, allora l’ho fatto sdraiare a pancia in su e mi sono seduto su di lui, sempre dandogli le spalle, e gliel’ho cavalcato per un bel po’, alzandomi e abbassandomi sui calcagni.
Lui mi teneva le spalle e mi toccava e godeva e continuava a dirmi le sue frasi d’amore. Non ho mai sentito tante volte la parola amore, amore per sempre, sei il mio amore, ti amo, ti amerò sempre, non le ho mai sentite ‘ste frasi così tante volte ripetute, come quella notte.
Alla fine, ero stanco anch’io, ero già venuto un paio di volte, con quel cosone dentro, lo sai quanto mi piace prenderlo dentro, ma erano dolci anche le sue parole, e tante frasi d’amore forse solo un orientale è capace di dirle.
Intanto, però, quello non accennava ad avere orgasmi, così ho applicato la tecnica che avevamo sperimentato insieme su di te, le contrazioni.
Ti avevo insegnato a fare le contrazioni della vagina: ad ogni colpo, strizzavi la vagina, e io godevo di più.
La stessa cosa avevo imparato, anzi lo sapevo fare fin dai tempi che ero un ragazzino, ma tu questo non lo sapevi, solo qualche mese fa ti ho raccontato dei mei trascorsi omosessuali da ragazzo: avevo imparato la contrazione anale che stringe il pene, che diventa più tosto, e gode di più e fa godere chi ce l’ha e chi ce l'ha dentro.
Ma non bastava, l’arabo non veniva, e allora ho inventato quella notte la tecnica della contrazione turbo: stringevo bene i muscoli delle chiappe, e sentivo che lui reagiva a modo suo, intostandosi di più, e mentre lo stavo rilasciando, e lui si stava riprendendo dalla contrazione di prima, zac, un’altra contrazione più forte, inattesa, in quel momento.
L’effetto è stato notevole, un paio di rantoli suoi, mentre io ripetevo la contrazione turbo, e poi finalmente, gridando come un ossesso, ha liberato il suo piacere e la sua rugiada d’amore, inondandomi dentro e fuori, le mie cosce, la mia schiena, la sua pancia, le lenzuola, e tutto quello che c’era in giro.
Mi spiegò che era stato con una escort la domenica precedente, ma non aveva avuto un orgasmo completo, solo un poco di liquido, neanche tanto, e quindi aveva il serbatoio pieno, e con me, dentro di me, sopra di me, si era svuotato del tutto.
Sai già che il contratto più importante di quelli che aveva trattato in Italia, l’arabo l’ha poi firmato con la nostra ditta.
Non solo, ma aveva ringraziato te ancora di più, facendo il tuo nome a suo cugino, lo sceicco Al Bhalib, padrone di tre o quattro villaggi turistici in Egitto, che aveva bisogno dei mobili per un villaggio nuovo, sempre in Egitto.
E così, il grosso affare commerciale ha fatto di te il venditore più importante della tua società, e di me la escort travestita più adoperata dell’Area 2, Emilia – Marche –Triveneto ed anche, grazie alle tue vendite, il legale più esperto di contratti commerciali, del settore mobili, con il Medio Oriente.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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